«CHIAREZZA SUI TRASPORTI URBANI»

Dalla Nuova Sardegna del 18/03/2009

Quale futuro per il servizio di trasporto pubblico urbano? E, soprattutto, quale futuro per i 35 dipendenti attualmente in forza all’Arst? A pochi mesi dalla scadenza del secondo periodo di concessione temporanea del servizio (prevista per la fine del mese di luglio), non è stato ancora pubblicato il nuovo bando di gara. I consiglieri comunali del Partito democratico, primo firmatario Francesco Federico, chiedono al sindaco di conoscere il perchè di questa situazione così delicata e incerta.
In una interpellanza i consiglieri di opposizione chiedono al sindaco Angela Nonnis «se non ritiene che il mancato affidamento definitivo del servizio di trasporto pubblico locale su gomma non sia stato causa di danno e disagio per l’utenza e per gli operatori» e chiedono di conoscere «quali motivi ostano alla pubblicazione del nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale su gomma».
Ricordano che a febbraio 2008 il Comune ha approvato il bando di gara per l’affidamento in concessione del servizio di trasporto pubblico locale, per la durata di nove anni e un importo complessivo di 10 milioni di euro.
In attesa di un bando di gara, però a marzo si stabiliva l’affidamento in concessione provvisoria del servizio all’Arst
A luglio l’aggiudicazione della gara alla stessa Arst che aveva partecipato al bando così come aveva fatto la Ctm. Proprio la Ctm, però, aveva deciso di presentare ricorso al Tar, adducendo tutta una serie di irregolarità nella gara d’appalto. Il tribunale amministrativo, a novembre, ha disposto la sospensione dell’aggiudicazione all’Arst. Il Comune ha quindi deciso di concedere provvisoriamente il servizio all’Arst sino al luglio 2009. A gennaio il dirigente del Comune ha annullato l’appalto.
«A tutt’oggi, a pochi mesi dalla scadenza del secondo periodo di concessione temporanea del servizio, non risulta pubblicato un nuovo bando di gara», scrivono i firmatari dell’interpellanza. Questo stato di incertezza «non aiuta la già difficile situazione dei 35 lavoratori, e delle loro rispettive famiglie, adibiti all’espletamento del servizio che già nel recente passato sono stati obbligati a rivolgersi in giudizio per recuperare dal precedente gestore fallito il trattamento di fine rapporto spettante e che da un anno sono costretti a rinunciare a una quota dello stipendio in attesa che l’amministrazione comunale provveda alla definitiva aggiudicazione del servizio».

«CHIAREZZA SUI TRASPORTI URBANI»ultima modifica: 2009-03-18T09:00:00+01:00da frafederico
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