INTERPELLANZA SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA MOZIONE SULLE OPERAZIONI IN DERIVATI SOTTOSCRITTE DALL’ENTE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE DEL PD NEL GIUGNO 2008 E APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE DI ORISTANO

rischioderivati.jpgAlla cortese attenzione del PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

e del SINDACO

Interpellanza sullo stato di attuazione della Mozione sulle operazioni in derivati sottoscritte dall’Ente presentata dal gruppo consiliare del PD nel giugno 2008 e approvata dal Consiglio Comunale di Oristano.

Considerato

che il Comune di Oristano, durante la scorsa Amministrazione Barberio, nel dicembre del 2005 sottoscriveva con la BNL una operazione di Interest Rate Swap su un capitale nozionale di riferimento pari a 20.234.091.50 euro e una durata di 16 anni;

che, la stessa Amministrazione, nel settembre 2006 “ristrutturava”, con lo stesso istituto di credito, la predetta operazione aumentando il capitale nozionale iniziale di riferimento a 29.511.864,00 euro prolungando la durata del contratto a 20 anni;

che a maggio 2008, secondo un’analisi effettuata dal Sole 24 Ore, il valore dell’operazione di Interest Rate Swap sottoscritta dal Comune di Oristano risultava in perdita per circa 4 milioni di euro;

che nel gennaio 2009, nonostante i ribassi ai minimi storici dei tassi a livello internazionale (compresi, nell’area Euro, i tassi EURIBOR e IRS),  il valore del contratto risultava avere ancora un valore negativo di circa un milione e mezzo di euro;

che tali strumenti derivati, invece di garantire la copertura di un rischio, esporrebbero gli enti pubblici che ricorrono ad essi a grossi problemi di carattere finanziario;

che, pertanto, alcuni Comuni e Enti Locali del nostro Paese stanno contestando per via giudiziaria agli istituti di credito i contratti da essi sottoscritti (a Milano per ipotesi di truffa aggravata nei confronti del Comune sono indagati sia funzionari di banca che dell’ente);

che la Magistratura contabile sta valutando attentamente il problema relativo all’esposizione al rischio degli enti locali a seguito della sottoscrizione di derivati;

che dall’audizione dei rappresentanti della Corte dei Conti innanzi alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato del  18 febbraio 2009 si evincono in particolare due interessanti appunti:

1 – L’obbligo di scelta del contraente tramite procedura selettiva
“L’attività negoziale dell’ente territoriale deve avvenire secondo le regole della contabilità pubblica che disciplinano lo svolgimento dei compiti propri dell’ente che utilizza risorse della collettività.
L’utilizzo delle risorse non può essere lasciato alla mera discrezionalità degli amministratori o dei funzionari dell’ente, ma deve avvenire secondo criteri che garantiscano il buon andamento dell’attività amministrativa (art. 97 Cost.), in condizione di parità di trattamento e non discriminazione (art. 3 Cost.).
Conseguentemente, anche a prescindere dalla normativa sui contratti pubblici che detta regole, prevalentemente, in relazione ad aspetti inerenti il diritto comunitario, la disciplina relativa alla contabilità pubblica, che è cogente per tutti gli enti pubblici, impone che la scelta di qualsiasi contraente, e quindi anche degli intermediari finanziari con i quali si vogliono negoziare operazioni di carattere finanziario, avvenga per il tramite di procedure selettive di natura concorsuale.
In particolare, ove l’ente intenda procedere ad una operazione di ristrutturazione del debito deve individuare le principali caratteristiche e le modalità attuative dell’operazione che intende effettuare e poi dar corso alla gara per selezionare la migliore offerta in relazione non solo allo specifico scopo che intende raggiungere ma anche alle modalità che intende seguire.”

2 – Advisor e operatore finanziario
Qualora l’ente non disponga al suo interno di adeguate conoscenze in ordine ai mercati finanziari ed alle possibili modalità di svolgimento di operazioni finanziarie particolarmente complesse, anche in relazione alle finalità che intende perseguire, è opportuno che proceda alla selezione, mediante procedura ad evidenza pubblica, di un advisor dotato di particolare competenza finanziaria che, esaminata la situazione dell’ente e l’obiettivo che intende raggiungere, predisponga il progetto dell’operazione finanziaria.
Solamente a seguito dell’esame e dell’approvazione di questo progetto da parte degli organi dell’ente territoriale, quest’ultimo potrà procedere alla gara per la scelta dell’intermediario finanziario con il quale concludere l’operazione.
Considerata la sicura competenza in materia finanziaria dell’intermediario finanziario con il quale l’ente intende concludere l’operazione e la particolare natura ed entità degli interessi in gioco occorre che la posizione dell’advisor e quella dell’operatore finanziario vengano distinte nettamente, anche al fine di evitare possibili conflitti di interesse.
In questo contesto, sicuramente non risponde alla sana gestione finanziaria dell’ente la scelta di un advisor che studi e predisponga uno specifico intervento e che poi venga incaricato di realizzare l’operazione, come è stato rilevato in alcune occasioni.
Peraltro, si è rilevato che enti che avevano proceduto a stipulare contratti a seguito di analisi svolte da advisor indipendenti, vale a dire non collegati con l’intermediario finanziario, risultavano avere meno problemi di molti altri enti.

Considerato inoltre che quasi un anno fa, nel mese di giugno, il gruppo consiliare del PD presentava una mozione urgente mediante la quale si impegnavano il Sindaco e la Giunta a valutare iniziative, anche legali, atte ad ottenere la risoluzione del contratto per preservare l’ente da eventuali pesanti e ingiustificate perdite finanziarie;

che nonostante tale mozione sia stata approvata all’unanimità, a tuttoggi il Consiglio Comunale di Oristano non è stato ancora messo a conoscenza, da parte della Giunta, di alcun sviluppo significativo sull’argomento;

fortemente convinti che la tutela delle risorse della Comunità richiami a una chiara responsabilità politica, il gruppo consiliare del PD

interpella il Sindaco e la Giunta

per conoscere

se la posizione dell’esecutivo è sempre conforme con quanto deliberato dal Consiglio Comunale e quali provvedimenti intende prendere sull’argomento.

Per il Gruppo Consiliare del Partito Democratico

Francesco Federico

INTERPELLANZA SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA MOZIONE SULLE OPERAZIONI IN DERIVATI SOTTOSCRITTE DALL’ENTE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE DEL PD NEL GIUGNO 2008 E APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE DI ORISTANOultima modifica: 2009-04-20T09:00:00+02:00da frafederico
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