IL COMUNE DI ORISTANO E LA TUTELA DEI CITTADINI – DUE QUESTIONI ANCORA APERTE: ABBANOA E DERIVATI

Tutelacittadini.jpgSono convinto che chi è chiamato ad amministrare una comunità, oltre che proporre e concretizzare obiettivi comuni, debba sempre agire in tutela dei cittadini. Non è sempre stato così ad Oristano negli ultimi anni. Infatti bisogna essere consapevoli che le recenti amministrazioni lasciano irresponsabilmente in eredità alla Città due scottanti questioni irrisolte quali ABBANOA e i DERIVATI. Sono dei problemi che qui di seguito andrò brevemente ad illustrare e che ritengo debbano essere immediatamente affrontati e risolti dal governo che proporrò agli oristanesi.


La questione ABBANOA è conosciuta perché vissuta da molti sulla propria pelle. Il caso esplose quando l’amministrazione precedente, rinunciando ad opporsi in maniera ferma, rimase totalmente assente nel momento in cui Abbanoa iniziò ad imporre agli utenti oristanesi il pagamento di bollette nelle quali venivano arbitrariamente applicate tariffe retroattive molto più elevate di quelle che erano allora in vigore ad Oristano. Ritenendo questo una grave ingiustizia alla quale bisognava opporsi, sollevammo in maniera forte il problema in Consiglio Comunale ritrovandoci però come controparte un Sindaco e una Giunta già stanchi e che non avevano intenzione di attivarsi in alcun modo. Il risultato fu che a molti cittadini e a diversi esercizi commerciali vennero destinate bollette dell’acqua salatissime senza che il Comune alzasse un solo dito.

L’amministrazione che propongo per Oristano dovrà intervenire immediatamente, anche con una azione comune con le associazioni dei consumatori, per ripristinare tra erogatore del servizio e gli utenti oristanesi una situazione di normalità ed equità.


La questione dei DERIVATI, forse meno conosciuta ai più ma che grava come un macigno sulle casse del nostro Comune, riguarda una avventata operazione finanziaria di ben 30.000.000,00 di euro, con scadenza trentennale, condotta dal Comune di Oristano nel 2006. Sapendo che operazioni simili, in altri enti pubblici, si erano rivelati, per gli stessi, causa di pesantissime perdite intervenimmo sulla questione appena la stessa emerse chiedendo all’amministrazione di adoperarsi per arrivare alla risoluzione del contratto. Il  Sole 24 Ore, da noi consultato, valutava molto negativamente l’operazioni sottoscritta dal Comune di Oristano. Nella sua analisi il quotidiano finanziario evidenziava che il contratto presentava da subito un costo occulto a danno del Comune (e quindi della Città) pari a circa 1.400.000,00 di euro e, al 2008, un valore negativo di mercato (ossia una potenziale perdita per il Comune) di quasi 4.000.000,00 di euro. L’analista del Sole 24 Ore suggeriva in chiusura, anche per altre anomalie che riscontrava, l’azione legale nei confronti dell’istituto di credito controparte dell’operazione. Nonostante ciò il Comune di Oristano in tutti questi anni non ha mai dato l’impressione di volersi veramente attivare per porre soluzione a quanto fatto e per porsi in riparo dalle possibili forti perdite.

Sono fortemente convinto che sia necessario agire in tempi brevi per la risoluzione del contratto in derivati, come del resto diversi enti locali in tutta Italia hanno richiesto ed ottenuto, per liberare il Comune e la Città da quella incertezza e rischio di ingenti perdite che questi strumenti finanziari, nonostante siano presentati come strumenti di garanzia, per la propria natura tecnica estremamente complessa e non sempre adatta alle esigenze economiche di un ente locale possono invece produrre.

IL COMUNE DI ORISTANO E LA TUTELA DEI CITTADINI – DUE QUESTIONI ANCORA APERTE: ABBANOA E DERIVATIultima modifica: 2012-02-23T23:20:00+01:00da frafederico
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