TESTO DELL’INTERPELLANZA PRESENTATA IN PROVINCIA SULLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE AL BANDO REGIONALE “IMPRESA DONNA”

impresadonna.jpgInterpellanza sulle auspicabili azioni nei confronti dell’assessorato regionale del lavoro a tutela delle imprenditrici discriminate nella partecipazione al bando regionale “Impresa donna”

I consiglieri provinciali del Partito Democratico Francesco Federico, Mario Tendas, Giangavino Buttu, Battista Ghisu e Roberto Scema

premesso

che nell’agosto 2011 l’Assessorato regionale del Lavoro pubblicava un avviso pubblico denominato “Impresa donna” per la concessione di contributi “de minimis” a donne che intendevano promuovere nuove iniziative imprenditoriali o migliorare la capacità produttiva delle proprie imprese;

che l’avviso prevedeva una procedura a sportello e pertanto i progetti sarebbero stati ammessi alla fase di valutazione secondo l’ordine cronologico di spedizione e fino ad esaurimento delle risorse disponibili (8.445.000,00 di euro);

che la spedizione doveva avvenire con raccomandata a partire dalle ore 10,00 del giorno 17 ottobre 2011;

considerato

che proprio in tale data il sistema operativo di molti sportelli postali della nostra provincia risultavano fuori uso impedendo di fatto la presentazione delle domande di partecipazione;

che per capire quanto fosse importante effettuare la spedizione nell’orario previsto dal bando basta considerare che sono state ammesse quasi esclusivamente le domande che risultano spedite proprio alle ore 10,00 e pochissime di quelle che risultano invece inviate alle ore 10,01 e nessuna di quelle spedite più tardi;

che tale situazione ha sicuramente danneggiato tutte coloro che, pur avendo i requisti richiesti dal bando, si sono trovate nell’impossibilità, non certo a loro imputabile, di poter inviare il proprio progetto in termini temporali utili all’ammissione dello stesso;

che sembra altresì accertato che, per ovviare al malfunzionamento del sistema operativo, in qualche sportello dell’Isola sia stata ugualmente accettata la presentazione dei plichi registrando manualmente l’orario di presentazione;

che tutto ciò ha creato delle chiare discriminanti nell’ordine di presentazione tra le partecipanti all’avviso pubblico “Impresa Donna”;

che si ritiene sia necessario individuare delle soluzioni che, senza annullare il bando, tutelino anche tutte coloro che non si sono trovate in condizioni di parità nell’invio della propria domanda;

che l’assessore competente Liori, in un primo momento intenzionato a trovare una soluzione tecnica per tutelare i diritti di quante non sono riuscite a causa dell’inconveniente tecnico a presentare la propria domanda in tempo utile, sembra invece procedere con l’esame delle domande al bando in ordine cronologico di presentazione disattendendo palesemente una richiesta di parità di condizione alla partecipazione del bando stesso;

che la situazione creatasi ha evidentemente danneggiato la provincia di Oristano che risulta in assoluto il territorio con il più basso numero di domande inviate per tempo e ammesse (solo 14 domande ammesse su un totale regionale di 441);

interpellano il Presidente e la Giunta

per conoscere quali azioni intendano intraprendere per sollecitare l’assessorato regionale competente ad assumere appropriati atti a garanzia di tutte quelle partecipanti al bando che sono state danneggiate e discriminate nella presentazione delle proprie domande esclusivamente dai noti problemi tecnici che hanno coinvolto gli uffici postali del territorio.


Oristano, 25 giugno 2012

I consiglieri provinciali del Partito Democratico

Francesco Federico, Mario Tendas, Giangavino Buttu, Battista Ghisu, Roberto Scema

TESTO DELL’INTERPELLANZA PRESENTATA IN PROVINCIA SULLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE AL BANDO REGIONALE “IMPRESA DONNA”ultima modifica: 2012-06-25T09:30:00+02:00da frafederico
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