PROGETTO ELEONORA/SARAS: UN NO PER DIRE TANTI SI’

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Lo scorso lunedì ho partecipato ad Arborea all’incontro tra le amministrazioni della Provincia di Oristano e dei Comuni di Arborea, Marrubiu, Uras, Terralba, Santa Giusta, San Nicolò D’Arcidano, Palmas Arborea e Solarussa dedicato al dibattito sul cosiddetto “Progetto Eleonora” che la SARAS vorrebbe realizzare nel comune arborense. La multinazionale di Moratti che opera nel settore della raffinazione del petrolio e nella ricerca degli idrocarburi intenderebbe procedere a delle trivellazioni in prossimità dello stagno di S’Ena Arrubia per l’estrazione di gas.

A no-al-progetto-eleonora.jpgquesto intervento si oppone con forza il comitato civico NO AL PROGETTO ELEONORA che da un anno e mezzo approfondendo l’argomento, studiando le carte, confrontandosi con esperti e con l’assoluto sostegno della cittadinanza, difende, con la giusta convinzione, la vocazione del proprio territorio da un intervento che non è compatibile con lo stesso.

L’incontro di lunedì, partecipatissimo dalla cittadinanza, mi ha dato modo di appuntarmi qualche breve riflessione.

Picture.pngLa prima è che il “NO AL PROGETTO ELEONORA” non può essere, per le dimensioni dell’intervento e per l’impatto negativo che potrebbero crearsi, una battaglia solamente dei cittadini di Arborea ma deve vedere coinvolto tutto il territorio oristanese compresa la città Capoluogo.

Un’altra è che non sempre DIRE NO coincide esclusivamente con una negazione, ma spesso, come in questo caso, serve per affermare con forza TANTI SI: alla salute, all’ambiente, alla qualità dei prodotti alimentari di quel territorio, a una spiccata vocazione economica legata alla agricoltura e alla zootecnia, a una visione di lungo periodo del futuro della comunità…

C’è poi l‘importanza dei comitati civici che hanno spesso il merito di svolgere un gran lavoro atto a far emergere problematiche che altrimenti il più delle volte passerebbero sottotraccia a vantaggio di pochi e a discapito dei più. E’ vero, spesso le istituzioni locali arrivano in ritardo su certe tematiche ma è anche vero che sempre più frequentemente riescono a cogliere l’importanza del lavoro svolto da questi comitati esprimendo la capacità e la volontà di dare forza a un percorso comune indirizzato al raggiungimento dell’obiettivo.

gas.jpgÈ ormai evidente che la nostra Isola, e in particolare la Provincia di Oristano, sia sotto l’attenzione (o l’attacco?) di soggetti non sempre chiaramente identificabili che cercano di attivare grosse operazioni, spesso di carattere speculativo, nel campo della produzione delle energia rinnovabile o nello sfruttamento di risorse presenti nel nostro territorio. Mi riferisco, oltre al “Progetto Eleonora”, ai tentativi di installare “Parchi” eolici offshore nella costa oristanese e ai giganteschi impianti fotovoltaici che continuano a sorgere consumando ettari di terreno. Anche per quanto riguarda il nucleare le indiscrezioni che arrivavano da Roma indicavano il Cirras come sito ideale per la costruzione di una centrale.

In questo scenario la Regione spesso, finchè possibile, ha preferito non assumere posizioni chiare lasciando alle organizzazioni di cittadini e alle istituzioni locali l’onere di difendere il territorio da interventi altamente impattanti e senza veri vantaggi per la popolazione.

È chiaro che occorre iniziare a ragionare con una visione più ampia che comprenda l’importanza di poter decidere delle proprie risorse energetiche, passaggio importante per una moderna autodeterminazione e per una democratica redistribuzione dei benefici.

Infine, in un contrasto tra una prospettiva temporale limitata di chi investe (o specula) e una prospettiva di lunghissimo periodo che una comunità può avere, è quest’ultima che dovrebbe prevalere.

PROGETTO ELEONORA/SARAS: UN NO PER DIRE TANTI SI’ultima modifica: 2013-03-21T22:32:00+01:00da frafederico
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