MOZIONE A FAVORE DI INIZIATIVE URGENTI A DIFESA DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE E SOCIETA’ CHE GESTISCONO I MUSEI, SITI ARCHEOLOGICI E AMBIENTALI, BIBLIOTECHE E ARCHIVI IN SARDEGNA

Biblor.jpgAlla cortese attenzione

del Presidente del Consiglio Provinciale

del Presidente della Giunta Provinciale

dell’Assessore alla Cultura

dell’Assessore al Lavoro

Mozione ai sensi dell’art. 53 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale

I sottoscritti Battista Ghisu, Mario Tendas, Roberto Scema, Francesco Federico e Gian Gavino, Buttu, in qualità di consiglieri provinciali del Partito Democratico, ai sensi dell’art. 53 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Provinciale, propongono la seguente Mozione:

“Iniziative urgenti a difesa dei lavoratori delle cooperative e società che gestiscono i musei, siti archeologici e ambientali, biblioteche e archivi in Sardegna”.

Premesso che i beni culturali in Sardegna vengono gestiti sin dal 1984  da cooperative e società i cui lavoratori precari ne hanno garantito la manutenzione e la custodia permettendo al vasto pubblico di visitatori di usufruire dell’immenso patrimonio culturale. Da ventotto anni la Regione Sardegna ha approvato e finanziato numerosi progetti per la gestione dei musei, siti archeologici e ambientali, biblioteche e archivi che danno lavoro a centinaia di persone  quali:  archeologi, custodi, antropologi, manutentori, laureati in lettere e in lingue, guide turistiche che hanno valorizzato le proprie competenze e conoscenze arricchendo la loro formazione con studi e corsi di formazione aumentando la propria professionalità al servizio delle comunità. L’attuale sistema di gestione dei beni culturali in Sardegna è imperniato sui lavoratori precari  che hanno nel tempo garantito un importante servizio pubblico per la Regione, per le Province e per i Comuni e che proprio questi lavoratori, oltre 900 in tutta l’isola, hanno addirittura catalogato, inventariato e allestito il patrimonio culturale messo a disposizione di tutti creando una rete e un sistema che prima non esisteva;

considerato che in Provincia di Oristano le biblioteche sono gestite da cooperative e società e il servizio interessa i Comuni di Aidomaggiore (1 addetto), Baratili San Pietro (1 addetto), Cabras (4 addetti), Unione dei Comuni del Montiferru comprendente i Comuni di Seneghe, Milis, Bauladu, Scano Montiferro, Cuglieri e Sennariolo (8 addetti), Unione dei Comuni del Barigadu comprendente i Comuni di Allai, Ardauli, Busachi, Fordongianus, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Sorradile, Bidonì, Samugheo e Ula Tirso (8 addetti), Narbolia (1 addetto), Sistema Bibliotecario di Norbello comprendente i Comuni di Norbello, Tadasuni, Soddi, Paulilatino, Abbasanta, Ghilarza, Sedilo (6 addetti), Oristano Sili e Torre Grande (4 addetti), Riola Sardo (1 addetto), San Vero Milis (4 addetti), Terralba (2 addetti), Villa Sant’Antonio, Nureci e Ruinas (2 addetti), Tramatza (1 addetto) e che gli archivi gestiti sono presenti nei Comuni di Oristano (1 addetto), Bosa (1 addetto), Terralba (3 addetti) e Ghilarza (2 addetti);

– considerato altresì che le aree archeologiche, i musei e i beni culturali e ambientali sono gestiti sempre da personale di cooperative e società  nei Comuni di Abbasanta (8 addetti a Nuraghe Losa), Bosa (4 addetti per la gestione integrata dei beni monumentali), Cabras (7 addetti nell’area di Tharros e Museo Archeologico), Fordongianus (9 addetti nell’area archeologica delle Terme Romane, Casa Aragonese e area archeologica di San Lussorio), Gonnostramatza (3 addetti per la gestione della mostra permanente Turcus e Morus), Laconi (6 addetti nella gestione del Museo delle statue Menhir), Oristano (8 addetti nella gestione dell’Antiquarium Arborense, torri e pinacoteca comunale), Paulilatino (13 addetti nella gestione dell’area archeologica di Santa Cristina), Samugheo (4 addetti nella gestione del museo unico regionale dell’arte tessile), Suni (1 addetto nella gestione dei beni culturali e bibliotecari);

che in Sardegna gli altri Comuni interessati sono: Alghero, Armungia, Aritzo, Atzara, Barumini, Berchidda, Bitti, Buddusò, Burgos, Cagliari, Calasetta, Carbonia, Castelsardo, Dorgali, Fluminimaggiore, Gesturi, Goni, Gonnosfanadiga, Ilbono, Irgoli, Isili, Lanusei, Lunamatrona, Macomer, Mamoiada, Meana Sardo, Nuoro, Oliena, Orroli, Ortacesus, Orune, Osini, Ozieri, Perfugas, Porto Torres, Tula, Sadali, Sanluri, Santadi, Sant’Antioco, Sardara, Sennorbì, Seui, Seulo, Segariu, Siddi, Sinnai, Pauli Arbarei, Selargius, Serri, Setzu, Teti, Tiana, Torralba, Tortolì, Tratalias, Tuili, Viddalba, Villagrande, Villanovaforru, Villanova Monteleone, Villamar, Villanovatulo, Villanovafranca, Villaperuccio, Villasalto e Villasimius;

evidenziato che i progetti nei Comuni di cui sopra sono finanziati in base alla legge regionale 20 Settembre 2006,  n. 14 e che sino ad oggi si è andati avanti con proroghe inserite con emendamenti alle diverse finanziarie della Regione che ha stabilito come ultima proroga quella del 31 Dicembre 2012 e che se non si provvede con una legge regionale, che metta a sistema l’intera gestione dei Beni Culturali della Sardegna mettendo fine al precariato stabilizzando i  lavoratori interessati sempre più preoccupati dall’approssimarsi della scadenza del 31 Dicembre 2012, si rischia di mandare a casa dal 1 gennaio 2013 oltre 900 lavoratori dando una altro colpo durissimo all’economia della Provincia di Oristano e dell’isola già abbondantemente provate da una crisi che non ha mai smesso di produrre i suoi effetti;

ritenuto che per  difendere il ruolo di operatori culturali nella gestione dei Musei, Biblioteche e archivi, siti archeologici e ambientali,  gli stessi lavoratori precari hanno formato un comitato spontaneo “Nessuno a casa” attivando una forte mobilitazione per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari e per rilanciare un settore che ha grandi potenzialità di sviluppo e che consentirebbe alla Regione di attivare delle economie su scala regionale mettendo a sistema l’intero settore che costituirebbe un percorso di buone prassi, considerato che attualmente l’intero settore si regge sui finanziamenti pubblici che se gestiti in maniera complessiva farebbero risparmiare quattrini alla Regione in un momento in cui diminuiscono i trasferimenti dello Stato;

visto l’Ordine del Giorno n.50 del 12 Gennaio 2012 approvato dal Consiglio Regionale dove in premessa si dava priorità ai percorsi di stabilizzazione occupazionale dei lavoratori  precari impegnati nella gestione dei beni culturali in Sardegna e che nei percorsi di stabilizzazione devono essere prioritariamente coinvolte le amministrazioni provinciali e che impegnava il Presidente e la Giunta Regionale a fornire all’Ottava Commissione permanente in materia di beni culturali “ogni informazione e dato utile alla predisposizione di un idoneo progetto di legge ai fini della soluzione del problema” e impegnava la suddetta Commissione “in considerazione della prossima scadenza dei contratti” ad avviare “l’esame delle proposte di legge già assegnate alla stessa Commissione ai fini della più celere approvazione”;

preso atto che in Consiglio Regionale sono stati presentati dai diversi gruppi consiliari 3 distinti progetti di legge (n.235 – 276 -292/A) che sono stati esaminati dall’Ottava Commissione Regionale permanente e unificati in un unico testo  per essere messo all’Ordine del Giorno del Consiglio Regionale;

per questi motivi il Consiglio Provinciale approva la seguente MOZIONE e impegna il Presidente e  la Giunta a

– sollecitare il Consiglio Regionale, coerentemente con quanto deciso dallo stesso Consiglio con un Ordine del Giorno n. 50 del 12 Gennaio 2011, a rispettare gli impegni presi da tutte le forze politiche, in merito alla discussione e approvazione di un testo di legge che preveda la stabilizzazione dei lavoratori e dia sviluppo al settore per evitare che dal 1 gennaio 2013 gli operatori dei beni Culturali in Sardegna perdano il posto di lavoro con la conseguente chiusura di Musei, Aree Archeologiche e Ambientali, Biblioteche e Archivi Storici.

Battista Ghisu, Mario Tendas, Roberto Scema, Francesco Federico, Giangavino Buttu

MOZIONE A FAVORE DI INIZIATIVE URGENTI A DIFESA DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE E SOCIETA’ CHE GESTISCONO I MUSEI, SITI ARCHEOLOGICI E AMBIENTALI, BIBLIOTECHE E ARCHIVI IN SARDEGNAultima modifica: 2012-09-24T10:00:00+02:00da frafederico
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